Pessime notizie per i signori Amato, Bianchini, Trombetta e compagnia xenofoba: i più impegnati a preservare nel primo Ottocento le memorie dell’antica scuola musicale napoletana furono due studiosi austriaci: Franz Sales Kandler e Aloys Fuchs, nonché il tedesco Georg Poelchau.

Del primo, un funzionario militare asburgico, si segnalano i seguenti saggi in tedesco, italiano e francese:

  1. Ueber den gegenwärtigen Kulturstand des königlichen Musikcollegiums in Neapel mit einem vorangehenden Rückblicke auf die verblichenen Conservatorien dieser Hauptstadt, in «Allgemeine musikalische Zeitung», XXIII, 1821, nn. 50-52;
  2. Musikalischer Bericht von und über Neapel, in «Morgenblatt für gebildete Stände», XVI, 1822, p. 151;
  3. Sullo stato presente della musica in Napoli, in «Effemeridi letterarie di Roma», VI, 1822, pp. 50-61.
  4. Musikstand von Neapel im Jahr 1826, in «Cæcilia», VI, 1827, pp. 235-296.
  5. État actuel de la musique à Naples, in «Revue musicale», IV, 1829, pp. 1-7, 49-58, 145-155.

Maggiori dettagli in un recente volume qui recensito da Carlo Vitali su “Classic Voice”.

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