L’apertura della stagione sinfonica della Fondazione Arena di Verona celebra i duecentocinquant’anni dalla visita di Mozart alla città e dalla sua affiliazione alla locale Accademia Filarmonica. Direttore e concertatore esemplare è Alexander Lonquich.

Era il 5 gennaio del 1770, quando il quattordicenne Mozart si esibì in concerto presso l’Accademia Filarmonica di Verona, in una serata memorabile che gli fece raccogliere lo sbalordito entusiasmo degli accademici e del numeroso pubblico, nonché, l’anno successivo, la nomina a Maestro di Cappella dell’antico sodalizio. (En passant, giova ricordare a certi sprovvedutissimi revisionisti che recentemente hanno negato tale affiliazione, scrivendo che della nomina di Mozart non c’è registrazione ufficiale tra gli atti di Verona, che se si fossero scomodati per raggiungere la biblioteca Filarmonica l’avrebbero potuta facilmente trovare. Non solo, ma una fotografia del Registro era stata pubblicata già nel 1977, come si può vedere nella foto che alleghiamo a questo articolo). A 250 anni di distanza, una lodevole collaborazione tra l’Accademia Filarmonica, l’amministrazione comunale, la Fondazione Arena e la Fondazione Cariverona ha voluto celebrare quel soggiorno mozartiano con una mostra documentale presso la locale Biblioteca Civica e con tre concerti dedicati. L’ultimo tra questi ha visto quali protagonista l’orchestra dell’Arena di Verona e Alexander Lonquich, nella doppia veste di pianista e direttore.

La recensione completa è consultabile sul sito “l’ape musicale” che ringraziamo per aver concesso la pubblicazione di questo estratto.