È comunemente ammesso che nessuna scienza può svilupparsi e prosperare senza lotta di opinioni, senza libertà di critica.”

Stalin (1)

È ingiusto applicare alle grandi creazioni culturali di possenti eroi artistici il metro delle concezioni attualmente prevalenti, che spesso sono molto legate ai tempi. Un simile approccio indica mancanza di rispetto per il nostro passato e anche grettezza storica. Solo una persona priva di rispetto nazionale condannerà Il Flauto magico di Mozart perché nel testo potrebbe forse entrare in conflitto con la sua ideologia. È quindi supremo imperativo in ogni valutazione artistica il dovere della massima tolleranza verso la vera grande creazione culturale del passato.”

Adolf hitler (2)

Dei nazionalismi e della nascita del mito di Mozart, e della superiorità della musica tedesca, s’occupano queste pagine. Sono raccolte qui le prove dell’appropriazione delle opere musicali da parte dei nazisti e delle storture che si inventarono per far grande la musica tedesca. I loro metodi erano tanto efficaci, che alcuni dei preconcetti razzisti sopravvivono indisturbati negli articoli di critica musicale di oggi.”

Luca bianchini, anna trombetta (3)

Stalin parla a favore della libertà d’opinione, Hitler condanna la strumentalizzazione ideologica della musica di Mozart? Bianchini e Trombetta fanno lezione alla critica musicale di oggi? No, non siamo su Scherzi a parte e non abbiamo stravolto le citazioni ad usum bubalinum come fanno certi nostri amici, apostoli della musicologia sedicente “copernicana” e “antirazzista”; tutto è stato tradotto dagli originali che il lettore potrà qui verificare in nota.

Che dire? Al di là di una non trascurabile discrepanza tra le affermazioni teoriche e una prassi di potere tutt’altro che conseguente, bisogna forzatamente riconoscere a quegli illustri tiranni del Novecento una statura culturale di gran lunga superiore a quella delle odierne pàpere che starnazzano negli stagni dell’ideologia di moda. “Free Speech is Hate Speech”: quaquà. “Cancel Culture”: quaquaquà. “#MeToo”: quaraquà”. “Mozart And The Nazis”: quaquaraquà (nel senso di Leonardo Sciascia). 

(1) “Общепризнано, что никакая наука не может развиваться и преуспевать без борьбы мнений, без свободы критики.”

(Марксизм и вопросы языкознания, in: “Pravda”, edizione di Mosca, 20 giugno 1950).

(2) “Es ist unrecht, an die grossen kulturellen Schöpfungen gewaltiger künstlerischer Heroen den oft sehr zeitbedingten Zollstab augenblicklich herrschender Auffassung anzulegen. Ein solches Vorgehen ist eine Respektlosigkeit vor unserer Vergangenheit und ausserdem eine geschichtliche Beschränktheit. Nur ein national respektloser Mann wird Mozarts Zauberflöte verurteilen, weil sie vielleicht im Text weltanschaulich seinen Auffassungen entgegensteht. Es ist daher das oberste Gebot bei jeder künstlerischen Wertung, die Pflicht der grössten Toleranz gegenüber der wahrhaft grossen kulturellen Schöpfung der Vergangenheit.

(“Der Führer auf der Kulturtagung”, in: Reden des Führers am Parteitag der Arbeit 1937, München, Zentralverlag der NSDAP, 1938, pp. 26–49: p. 39 sg.)

(3) https://www.mozartlacadutadeglidei.com