Un progetto di ricerca contro le fake news musicali

Autore Michele Girardi

Insegna storia della musica nell’Università di Venezia. Nel 2020 uscirà la versione aggiornata del suo Giacomo Puccini. L’arte internazionale di un musicista italiano (Venezia, 1995, trad. inglese Chicago, 2002). Prepara inoltre una monografia sull’intertestualità nel teatro musicale dei secoli XIX e XX, di cui è specialista, e in particolare di teatro musicale fin de siècle. È autore di estesi saggi su Berg, Boito, Massenet, Verdi e altri, apparsi su libri e riviste specialistiche europee e statunitensi. Fra i suoi interessi figura anche la regia lirica e il rapporto fra l’opera e i mezzi attuali di diffusione di massa. Ha fondato il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca (1996) e cura «Studi pucciniani». Ha collaborato e collabora coi maggiori teatri del mondo.

Ahimè, ch’io cado, n. 214: “Senza parole” di Michele Girardi

Ahimè, ch’io cado, n. 213: “Due più due (non) fa quattro” di Michele Girardi

Bianchini non delude mai. Finalmente ha dato la prova della sua attitudine al complottismo, menzionando il premio ricevuto da un farmacista e sua moglie, noti all’universo mondo per opinioni decisamente contro corrente sul covid 19. Perché stupirsi? la sua stessa… Continua a leggere →

Ahimè, ch’io cado, n. 212: “Rodi l’osso” di Michele Girardi

Due righe al volo, per far toccare con mano agli scettici che i negazionisti non mollano mai la presa, notte e giorno d’intorno girando intorno ai medesimi argomenti, tentando di far breccia negli utenti à la novax, terreno spesso fertilissimo… Continua a leggere →

Ahimè, ch’io cado, n. 211: “Una rivoluzione ‘copernicana’?” di Michele Girardi

Dialogo accademico informale, con materiali su un critico controcorrente In un sito piuttosto pretenzioso, che distribuisce false verità a clienti bramosi di complotti, si vede una testata imbarazzante. I gestori della pagina vorrebbero paragonare la loro azione a una «rivoluzione… Continua a leggere →

L’Accademia della Bufala, n. 45: “Osteria della Bufalotta ovvero strutture antropologiche dell’immaginario” di Michele Girardi, Carlo Vitali e altri nove

Ai suoi avventori l’oste Lucamara (in arte Chibia Luncani, compositeur du dimanche) mesce vino da vertigini. E loro bevono. Con la tecnica sciamannata della pesca sul Tubo, così sbotta ad esempio il clavicembalista travesti Fernando De Luca, autonominatosi pastorello d’Arcadia sotto… Continua a leggere →

Ahimè ch’io cado, n. 200: “Sic et simpliciter ‘topi di fogna’” di Michele Girardi

Pubblico un dibattito molto significativo (e gratificante per chi, come noi della Nuova Accademia della Bufala, non ha mai mollato la presa sul problema delle bufale sparate dai due laureati in musicologia), con l’intento di celebrare un numero importante di… Continua a leggere →

Ahimè ch’io cado, n. 199: “Schizzi di fango” di Michele Girardi

Cominciamo ad aprire il nuovo nato in casa Bianchini-Trombetta. Si chiama Mozart. La costruzione del genio, autoprodotto come i precedenti a Tricase, ed è il frutto di una conferenza tenuta a Sassari da poco. S’inizia con la prefazione di un… Continua a leggere →

Ahimè ch’io cado, nn. 195-197: “Al passo con i tempi” di Michele Girardi

Ahimè ch’io cado, n. 195 Bianchini non delude mai. Adesso se la prende con una monografia su Mozart fresca di stampa, e la stronca. Riporto solo il primo appunto, che riguarda un refuso, e rammento, io ateo e anticlericale, una… Continua a leggere →

Nuova Accademia della Bufala: “Torino-Provincia di Sondrio: la geografia virtuale e la finta maratona mozartiana dei signori Bianchini e Trombetta”

Sul flap di controcopertina del Flauto magico, per ora ultima fatica editoriale dei celebri musicologi Luca Bianchini e Anna Trombetta, si può leggere questa sorprendente affermazione: “Hanno partecipato con Mozart. La caduta degli dei. Parte prima e seconda alla X… Continua a leggere →

Disinformazione musicale: “Eppure vorrei tanto mostrarmi anche in un’opera italiana”, risposta della Nuova Accademia della Bufala ad Anna Trombetta

«Eppure vorrei tanto mostrarmi anche in un’opera italiana» (Mozart al padre, Vienna, 7 maggio 1783) Dalle parti di Sondrio si depreca con insistenza l’attenzione che viene riservata ai loro scritti, interpretata del resto come un segno positivo: attesterebbe, cioè, la bontà… Continua a leggere →

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