Un progetto di ricerca contro le fake news musicali

Autore Michele Girardi

Insegna storia della musica nell’Università di Venezia. Nel 2020 uscirà la versione aggiornata del suo Giacomo Puccini. L’arte internazionale di un musicista italiano (Venezia, 1995, trad. inglese Chicago, 2002). Prepara inoltre una monografia sull’intertestualità nel teatro musicale dei secoli XIX e XX, di cui è specialista, e in particolare di teatro musicale fin de siècle. È autore di estesi saggi su Berg, Boito, Massenet, Verdi e altri, apparsi su libri e riviste specialistiche europee e statunitensi. Fra i suoi interessi figura anche la regia lirica e il rapporto fra l’opera e i mezzi attuali di diffusione di massa. Ha fondato il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca (1996) e cura «Studi pucciniani». Ha collaborato e collabora coi maggiori teatri del mondo.

Ahimé ch’io cado, 255 “Disperati e bugiardi. Come Bianchini e Trombetta nascondono la spazzatura sotto il tappeto”

di Michele Girardi Ha esternato Luca Bianchini il 2 novembre 2022: «È stato pubblicato da poco il libro Josef Mysliveček “Il Boemo” scritto dal professor Daniel Freeman, che ringrazia me e Anna Trombetta in prefazione. Per le notizie su Mozart… Continua a leggere →

Ahimé ch’io cado n. 254: LA MUSICA DELLE SÒLE

BUFALE ESOTERICHE IN SALSA NEOBORBONICA, di Aristarco Scannabufale e Michele Girardi “La Scuola Musicale Napoletana, non nasce all’improvviso e non è una fortuita coincidenza o una astrazione storiografica. Παρθενόπης (Parthenópês), colonia greca, risente l’influsso culturale di Atene […] “La Scuola… Continua a leggere →

Ahimé ch’io cado, 238: “NOMOZ: ‘scienziati’ da strapazzo e grafologi improvvisati” di Michele Girardi.

Riprendo la felice definizione dovuta a Dino Villatico (cfr. Ahimé 237) per sbugiardare, per l’ennesima volta i due 110 & lode. Stanno cercando di fare gli scienziati e chiamano in causa una filiera di nomi … noti. Almeno quello di… Continua a leggere →

Ahimé ch’io cado, n. 234 “Sì, Negazionismo” di Michele Girardi

Ovvero: come negare persino l’evidenza, fregandosene dell’onere della prova. Anna Selina (Nancy Storace) ha interpretato per prima il ruolo diSusanna nelle Nozze di Figaro a Vienna nel 1786. La notizia è attestata ad abundantiam, eppure il laureato romano scrive nella… Continua a leggere →

Ahimé ch’io cado, n. 225 “Pubblicità regresso” di Michele Girardi

Nella bacheca fb del gruppo nomato ‘Musicologi’ italiani in molti reclamizzano le loro intraprese. Fra i più assidui compare il figlio del matematico che ha scatenato una violenta campagna contro il genio vero, a favore del mancato talento di compositori… Continua a leggere →

Ahimé ch’io cado, n. 223 “Bianchini e il nazismo musicale” di Michele Girardi

Gli stregoni della propaganda antisemita sono questi qui, e non si vede proprio dove stia la colpa di artisti sommi coinvolti loro malgrado in questa pericolosissime farneticazioni. Le ipotesi del Bianchini sono dunque fuffa di livello infimo. Se avesse decenza… Continua a leggere →

Ahimé ch’io cado, n. 222 “Bianchini è tornato!” di Michele Girardi

Cominciavamo a sentire la mancanza delle sparate grottesche del grande ricercatore di Sondrio. Ma per la gioia del nostro umore, messo a dura prova dell’epidemia, un paio di giorni fa si è lanciato in una filippica contro Degrada! Non avrei… Continua a leggere →

Ahimè, ch’io cado, n. 220: “Asini in libertà” di MIchele Girardi

Chi ha il cervello piccolo piccolo piccolo e invidia gli uomini di genio, il cui talento sovrabbonda in un cervello tanto più grande del loro, non possono neppure per un attimo afferrare il loro cammino. Se Mozart aveva dimenticato la… Continua a leggere →

Ahimè, ch’io cado, n. 216: “Battute in libertà” di Michele Girardi

Da qualche tempo regna la pace nel sito del 110 e Lode. Meglio non parlare coi cretini, non rispondere alle ingiurie e via discorrendo. Il suo bersaglio è chiaro, visto che l’accademia della bufala ha eretto un argine fra la… Continua a leggere →

Ahimè, ch’io cado, n. 215: “E giubilar mi fa” di Michele Girardi

Ho riascoltato la Waldstein (bisogna sempre risentire periodicamente i grandi capolavori), e un’eco mozartiana mi è rimbalzata per la testa, come avessi ascoltato la voce del conte di Almaviva. Non si tratta di una citazione, ma di un momento emozionante… Continua a leggere →

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