Allegro non troppo: Millanterie e baggianate amplificate dal web

di Angelo Foletto

Il falso violino di Vivaldi appartenuto a Benito Mussolini, bufala di Roberto Allegro e Vittoria Aicardi riportata in auge nel 2017.

C’è da essere preoccupati se una cosa seria — raccontata con garbo e competenza, ma con la “colpa” di essere affidata al ring massmediatico della più frequentata piattaforma della rete sociale — rischia di non essere presa sul serio.

[…] Tornando nel nostro mondo, negli stessi giorni del “caso-registrazioni sovrapponibili”, è tornata in circolazione l’ormai pluridecennale fandonia antimusicologica (anti buon senso e orecchio musicale) che mette in forse la paternità di alcuni capolavori di Mozart; si sono gabellati per inediti concerti d’autore regolarmente catalogati ed è stata perfino ripristinata la fasulla attribuzione a Vivaldi d’un violino regalato al Duce.

In questo inquietante stato confusionale dell’informazione cultural-musicale, si sono levate voci giustamente stizzite di studiosi seri, di giornalisti preparati (e abituati a controllare le cose), di studiosi pignoli e di ottima memoria che hanno rintuzzato con dati e considerazioni scientifiche le baggianate. L’hanno fatto scendendo in campo sul web, palestra esposta alle millanterie avventurose dei pseudo-esperti, degli autori-editori fai da te e alle “post-verità” dei numerosi like. Dimostrando che l’enorme patrimonio sapienziale a disposizione sulla rete può disorientare e raggirare il musicofilo e l’appassionato senza un “navigatore” adatto. E rendendo sempre più necessaria la figura del “mediatore”, cioè il lavoro di puntiglioso setaccio critico e di condivisione di competenze provata da svolgere sempre più spesso online.

Altrimenti chi difenderà l’azione lodevole di alcune case discografiche, le fatiche dei musicologi preparati e coinvolti? […]