“LIBRACCI SENZA ALCUN MERITO DI DOTTRINA NE’ DI STILE”

Sulle riviste musicali specializzate e qualificate (con buona pace del signor Bianchini che le bolla come gazzette neonaziste) continuano a piovere schiaffoni in faccia al negazionismo antimozartiano. L’ultimo è questo su «Musica», firmato da una studiosa e critica di solida formazione accademica: “In Italia corrono tempi grami per il povero Wolfgang Amadé, denigrato da musicologici untorelli che sfornano in serie libracci senza alcun merito di dottrina né di stile, e peggio ancora sfigurato da allestimenti scenici che definire trash sarebbe eufemistico”. Indovinate di chi si parla?

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