Bufale lussuose: Otto Jägermeier
di Michele Girardi
Qualcuno conosce e ricorda questo scherzo memorabile giocato ai danni di Carl Dahlhaus, al quale il serissimo Finscher, con altri amici e colleghi non meno famosi (vedi bibliografia nella voce allegata) giocò un tiro formidabile, inventando un compositore insistente, ma verosimile? Dahlhaus si vantava di leggere, nella sua veste di curatore, tutte le voci dei dizionari enciclopedici, ma evidentemente così non era. Un filino più grave fu trovare la voce del Riemann Musiklexikon, avvallata dall’inconsapevole musicologo, tradotta pedissequamente in italiano, abbreviata, nel supplemento del DEUMM. Non fu un merito per Basso & co. esserci cascati in modo così barbino, quando già si sapeva che si trattava di una bufala. Il compositore venne fatto vivere artificialmente, ma consapevolmente (https://de.wikipedia.org/wiki/Otto_J%C3%A4germeier), anche in Italia (al Conservatorio di Parma venne eseguito Taktzusammengesetzer per quartetto d’archi e fisarmonica, forse nel 1984). Insomma: una bufala. Ma quanto più arguta, deliberata e intelligente di quelle di cui si occupa questa rubrica, lanciate da gente spregiudicata a beneficio dei creduloni che affollano il web e, purtroppo, anche la società cosiddetta civile. Mala tempora currunt: lo conferma l’ultima da casa B & T. Al quartiere di Torino San Salvario celebrano (lodevolissima iniziativa) la nascita di Mozart, e chi hanno invitato a parlare? proprio quei due, che sparano sul compositore polpette avvelenate a ripetizione. Ma gli organizzatori sanno cosa fanno?
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